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LA PROMESSA
(THE PLEDGE)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 28 novembre 2001
 
di Sean Penn, con Jack Nicholson, Robin Wright Penn, Benicio Del Toro, Vanessa Redgrave (Stati Uniti, 2000)
 
Tratto da Dürrenmatt, con tutti gli ingredienti del caso; l'ispettore appena pensionato che vuol riaprire la caccia al serial killer di bambine, contro la volontà degli ex, sbrigativi colleghi. Ossessione o lucidità ? Oppure, se decide di usare gli esseri che ama quale esca per catturare il presunto colpevole: quando arrischiano, le decisioni degli uomini di buona volontà, di trasformarsi in fallibile giustizia, vendetta, sopraffazione, addirittura cultura del male?

Sean Penn attore, proprio come il suo protagonista Jack Nicholson, non è mai stato un esempio di sobrietà. In LA PROMESSA succede proprio il contrario; ed il film è uno dei migliori della carriera del celebre attore. Come nei precedenti, interessanti ed incompiuti THE INDIAN RUNNER e CROSSING GUARD, il Penn regista indaga in un tema introspettivo come quello delle conseguenze del lutto. Lo fa secondo le regole di un thriller dalla logica un po' faticosa; o, forse, dai secondi fini cosi ambiziosi da richiedere un'attenzione, un acume eccessivo da parte dello spettatore.

Ma lo fa, anche, lasciando scorrere tutto il tempo necessario alla sua storia; con un respiro, un accordo cosi rilassato con l'ambiente da renderlo cosi significativo da farsi metafisico. Un paesaggio bucolico, fiabesco ed idilliaco che si trasforma (proprio in una progressione equivalente alle tematiche dello scrittore svizzero) in un limbo invernale, astratto come un incubo, nel quale ogni interrogativo morale finisce per sfociare nella propria contraddizione. Congelato come quel Nevada che vediamo trasformarsi sotto i nostri occhi in una landa ai margini della follia.

E' un cinema, quello di Sean Penn, ancora incerto. Ma che affonda, come tutto il migliore americano, in una tradizione di classicismo: nella quale il regista introduce pero' progressivamente tutta una serie di segni destinati a destabilizzarci. A suggerire quei motivi d'incertezza e di malessere, di un'esigenza di revisione dei valori che non solo era di Dürrenmatt; ma che è difficile non definire moderna.


   Il film in Internet (Google)

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